sabato 2 maggio 2015

L'antisemitismo europeo: i Pogrom


Pogrom: <<devastazione>>.  É il termine con cui vengono indicate violente sommosse antisemite, volte al massacro e alla persecuzione degli Ebrei nell'Est europeo, in particolare in Ucraina, Crimea, Polonia e Moldavia, che ebbero il loro culmine fra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni venti del Novecento.
Il 1905 fu l'anno dei massacri, fra i tanti, di Odessa, durante il quale vennero trucidati circa 800 ebrei, di Kiev, di Kishinev e di Minsk; globalmente, perirono in oltre 5000. Si tratta di eccidi organizzati e sostenuti dalle stesse autorità imperiali russe che, dopo il fallimento della prima rivoluzione, accettarono e incoraggiarono, a mo' di valvola di sfogo fra la popolazione, le persecuzioni ai danni degli Ebrei, perpetrate sull'onda di intolleranza religiosa e di odio etnico, ma volte principalmente al sequestro e all'impossessamento dei beni dei perseguitati.



Gli Ebrei, confinati a vivere nella cosiddetta Zona di Residenza, si organizzarono spesso in gruppi di difesa interni, che non furono però mai sufficienti a prevenire le violenze. In alto, una mappa dei pogrom avvenuti fra il 1871 e il 1906.
Questi episodi furono una delle cause che favorirono lo sviluppo in Europa di movimenti nazionalisti ebraici, che ebbero nel sionismo il loro culmine, nel quadro dei nazionalismi europei post-risorgimentali.

Storia e conseguenze dei pogrom

Elenco dei principali pogrom 1903-1906

L'Encyclopaedia Judaica (importante fonte sulla storia ebraica)

William C.Fuller, The Foe within: Fantasies of Treason and the end of Imperial Russia - studio sugli ultimi anni dell'Impero Russo, con attenzione alla questione delle persecuzioni antisemite e in particolare al pogrom di Kiev

Articolo di Forbes sull'inaugurazione del Museo della Storia degli Ebrei in Polonia a Varsavia, ricchissima fonte sulle persecuzioni antiebraiche nell'Est Europa.

Fonti e studi

Il pogrom di Kishinev (1903-1905)